Il complesso delle azioni dell’Osservatorio sono necessarie per costruire una base informativa e formativa
per tutti gli operatori dello spettacolo che vogliano o debbano orientarsi verso la transizione ecologica e
digitale. Tali transizioni, dette gemelle dalla Ue, coinvolgono in maniera sempre più ampia tutti i settori
produttivi del Paese, come dimostrano anche i dati più recenti del Rapporto GreenItaly 2023 (Unioncamere,
Fondazione Symbola): l’81% delle richieste del mercato del lavoro nel 2022 richiedevano un livello di
competenze green alto o medio-alto.
Nello specifico varie tipologie di imprese appartenenti alla stessa filiera ma in settori diversi o in territori
diversi
I servizi che il progetto dell’Osservatorio Spettacolo e Ambiente sono quindi orientati alla mappatura di tali
opportunità e alla loro massima diffusione. Lo scopo è dare diffusione ai risultati raggiunti, alle best
practice ma anche agli sviluppi tecnologici e di processo a disposizione della filiera, alle novità normative
espresse dalle istituzioni sia in ambito locale che nazionale ed europeo, servendosi anche della consulenza
degli enti di ricerca (Enea, Ispra, Cnr, ecc.), di enti a vario titolo afferenti alla transizione ecologica (GSE,
consorzi obbligatori del riciclo, Fire), rappresentanze di impresa (Camere di commercio e associazioni
datoriali), del mondo del lavoro (sindacati e terzo settore) e altre organizzazioni specifiche dello spettacolo
(Anica, Apa, Afic, Agis, film commisison,).